Comune DI VILLA BARTOLOMEA
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Nome degli abitanti Villabartolomeesi
Superficie: kmq 53,23
Abitanti: 5352 Prefisso: 0442 C.a.p: 37049
La superficie del territorio del Comune di Villa Bartolomea è di circa 5.320 ettari con una altitudine di 14 metri sul livello del mare. Il paese dista 45 chilometri da Verona e si sviluppa contenuto da un lato dal fiume Adige a nord, e dal fiume Tartaro a sud. Ha un andamento pianeggiante e, nella sua zona meridionale, parte della campagna rientra nelle porzioni delle Grandi Valli Veronesi. Villa Bartolomea confina con Legnago e Castagnaro mentre a sud con la provincia di Rovigo. A nord, linea di demarcazione è l’Adige e, oltre, il comune di Terrazzo. Il comune è collegato con Verona e la sua provincia dalla superstrada Transpolesana ed è dotato di stazione ferroviaria (la Rovigo Verona) e da un’efficiente linea di servizio autobus (A.P.T.). Gli abitanti, comprese le frazioni di Spinimbecco, Carpi e San Zeno in Valle, risultano 5.384.
MANIFESTAZIONI
Molte sono le iniziative programmate nell’arco di un anno nel capoluogo e nelle due frazioni di Carpi e Spinimbecco. La prima domenica di gennaio, concerto di Natale in chiesa. A metà quaresima grande “Carnevale Bortoloto”; ad aprile “Fiori in Villa”. A Carpi, sagra di S.Margherita il 20 luglio. Estate in Villa Ghedini, spettacoli per giovani emergenti organizzati dalla Pro Loco nell’ultima decade di luglio. A Spininbecco, sagra dell’Assunta il 15 agosto e il 24 dello stesso mese, sagra di S.Bartolomeo a Villa Bartolomea, dove la prima domenica di ottobre si celebra la festa della Madonna del Rosario. A metà dicembre, “La stella”, con i ragazzi del paese che cantano brani natalizi. Giovedi, mercato.
Itinerari:
La partenza è prevista dall’argine dell’Adige dove un tempo esisteva un porto ed oggi, grazie a sovvenzioni europee, si sta completando un itinerario turistico in bicicletta. A poca distanza è visibile un’imponente quanto antica palazzina in stile gotico-veneziano del XV secolo, dimora dei conti di Sambonifacio, ricca e potente famiglia che, su Villa ebbe per secoli supremazia. L’edificio fu ristrutturato nel 1935 e arricchito di una torre quadrangolare. Di fronte, sorge Villa Sambonifacio, costruzione imponente e prestigiosa realizzata nei primi anni del Novecento e circondata da un grande parco all’interno del quale ha trovato dislocazione la Colonna della Giustizia, testimonianza del potere esercitato per secoli da questa potente famiglia.
A pochi passi si trova la Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo, grande e maestosa, costruita tra il 1841 e il 1855, in stile rinascimentale, su progetto dell’ architetto Cerini. La facciata è dominata da un vasto pronao a quattro colonne con capitelli ionici. Nelle vicinanze sono presenti pure l’abside quadrata e il campanile della chiesa romanica del XII-XIII secolo, unico segno dell’antica parrocchiale. Adiacente alla chiesa, si trova il Centro Parrocchiale. Restaurato da circa una decina d’anni, rappresenta la memoria storica di un antico edificio di sicuro del secolo scorso ma forse, anche più antico.
Si prosegue, quindi, lungo il Corso principale del paese, chiamato Corso Arnaldo Fraccaroli in memoria di un illustre concittadino. Degni di essere ricordati, oltre ad alcuni edifici privati, l’ex Scuola di Musica, in stile neoclassico, fatta costruire alla fine dell’Ottocento dal conte Milione di Sambonifacio e utilizzata come Banda musicale, un’istituzione musicale che, nel secolo scorso, acquisì grandi meriti sia in Provincia che in Regione partecipando a numerosi concorsi bandistici. A poca distanza, il Teatro. Sociale, realizzato nel 1913 e decorato in stile liberty da un prigioniero di guerra boemo, certo Joseph Pikora di Manchersten.
Altro maestoso edificio, sede anche di un ospedale militare in periodo di guerra, è il polo scolastico costruito negli anni 1913-14, su progetto dell’ing, Raffaello De Marchi. Nella parte anteriore i giardini che, oltre ai giochi, ospitano il monumento ai Caduti, opera del Veneziani (1923), e quello ai Granatieri inaugurato nel 1983. Sempre sullo stesso lato, di fronte all’antico corso d’acqua che divideva in due il corso principale del paese, il Municipio realizzato negli anni 1878-79, sul progetto dell’ingegner Giuseppe Scolari.
A poche decine di metri, la casa di riposo Maria Gasparini, una latro edificio di grande interesse per il paese. Di fronte, l’oratorio di Sant’Anna e Villa Ghedini, caratteristica dimora padronale della settecento, con annesse dipendenze, parco, barchesse e ampia “giazara” oltre all’Oratorio dedicato a Sant’Anna costruito proprio in quegli anni. Al suo interno, oltre ad un affresco nel soffitto ed una preziosa pala d’altare, un reliquiario con oltre 500 reliquie e un altare privilegiato. L’intero complesso è stato donato dalla famiglia Ghedini nel 1985, all’amminsitrazione comunale che ne sta facendo centro culturale e sociale per l’intero paese.
La visita prosegue poi verso “fondo Villa” dove le vie strette ed allineate danno all’intero paese un complesso unico nel suo genere. La valle racchiude ancora oggi molte testimonianze dei resti delle antiche civiltà mentre nelle ex scuole elementari di San Zeno in Valle, ha trovato sistemazione una mostra della civiltà contadina. Nella frazione di Spinimbecco è interessante visitare la Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, costruita tra il 1815 e il 1836; di fronte il campanile della vecchia parrocchiale. A poca distanza è da ricordare la Pila, importante opificio costruito nel 1733 sullo scolo Cagliara, al centro di un complesso di costruzioni utilizzate di utilizzate in parte come abitazioni e in parte come magazzini per la raccolta e la lavorazione del riso, Nell’altra frazione di Carpi, un tempo anche sede municipale, si può visitare la parrocchiale, dedicata a Santa Margherita e costruita tra il 1856 e il 1864 in stile neoclassico. A disegnarla, l’architetto Benedetto Ferrari di Legnago il quale ideò una singolare facciata con due torrette laterali. Di fianco svetta il campanile voluto dal parroco Don Quirino Maestrello ed eretto circa cinquant’anni dopo la parrocchiale.