Comune DI MONTEFORTE D’ALPONE
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Nome degli abitanti Montefortiani
Distanza km da Verona: 25 km
Altitudine: 38 s/m
Frazioni: Brognoligo, Sarmazza, Costalunga Un campanile bianco a piani digradanti, sottile e altissimo che svetta su un mare verde di vigneti: ecco Monteforte, cuore del bianco Soave classico. Posto all’estremo sud della Val d’Alpone, con i suoi 1900 ettari di terreno agricolo, 1600 dei quali a vigneto e con circa 1000 aziende iscritte all’albo, è il paese a più alta densità viticola del Veneto e forse anche d’Italia. Un rapporto stretto, ostinato e atavico, questo che lega l’uomo ad una terra coltivata quasi tutta a vigneto, fin nelle zone collinari più impervie, la’ dove il terreno spesso si presenta come più vocato perché il vitigno garganega da’ i suoi esiti migliori proprio sulle alture e la movimentata orografia di questa zona fa di Monteforte un luogo privilegiato per una produzione qualitativamente interessante.
Il paese deve il probabilmente il nome alla funzione difensiva assegnatagli dai Romani, che lo vollero a protezione della via Postumia: in seguito, nel X sec., vi fu eretto anche un castello a difesa dalle scorrerie degli Ungari, sui pochi resti del quale oggi sorge la chiesetta di S.Antonio Abate, patrono del paese. Diventato feudo dei conti Sambonifacio, nel 1207 Monteforte
passò ai vescovi di Verona, ai quali rimase fino al 1705, in cambio dei diritti di questi ultimi su Legnago, Tregnago e altre località.
Da vedere:
La Chiesa Parrocchiale:
Dedicata a Santa Maria Maggiore e caratterizzata da un maestoso pronao, posta accanto al palazzo municipale. Eretta tra il 1805 e il 1816 in stile neoclassico dall’arch.veronese Bartolomeo Giuliari, venne completata con il maestoso pronao nel 1868. Al suo interno si conserva la preziosa tela “La Samaritana al pozzo”, capolavoro di Girolamo Dai Libri.
La Chiesa detta dei Cappuccini (o di Santa Maria Fossa Dragone):
Di impianto romanico, che prende il nome da un convento oggi scomparso, attivo dal 1568 al 1796. Molto belli gli affreschi che si trovano al suo interno e risalenti al 1300 e 1400.
Nel suo interno, bellissimi affreschi del ‘300 e del ‘400; qui inoltre si trovava la bella immagine in legno della Madonna del Drago (XV secolo), ora conservata nella chiesa parrocchiale. La porta gotica fu realizzata nella seconda metà del ‘400.
La Chiesa (Oratorio) di S.Antonio Abate:
Un antico edificio romanico costruito da 1200 e 1300 sulle rovine di un castello di cui si scorge intorno ancora qualche resto. Nel 1500 l’edificio venne rimaneggiato e l’attuale altare, di età barocca, è del 1600.
Chiesa di Santo Stefano
Dedicata a S. Stefano, fu iniziata nel 1838 e ultimata nel 1841. Qui si trova un altare con ciborio e tempietto in stile barocco, mentre ai lati del presbiterio si notano due tele del ‘700: “Natività” e la “Fuga in Egitto”. L’antica Parrocchiale, che risale presumibilmente al primo ‘400, si trova in posizione sovrastante il paese e presenta un campanile con eleganti bifore nella zona campanaria. Al suo interno è visibile parte del presbiterio con l’abside e un bell’affresco, “l’Annunciazione” che probabilmente risale alla fine del ‘200.
Chiesa di Santa Croce:
Sorge lungo la strada tra il centro di Monteforte e la frazione di Sarmazza. Di antica costruzione, conserva alcuni affreschi d’inizio ‘300. L’abside con la volta a botte venne costruita nella prima metà del XVII secolo, e nello stesso periodo s’innalzò l’altare barocco in marmo dedicato alla Santa Croce. Sulla parete di fondo, a fianco dell’altare, si trovano affreschi del Seicento raffiguranti Santa Teresa e Sant’ Agostino.
All’inizio del XVIII secolo la chiesa subì altre modifiche importanti: la relazione della visita pastorale del 1707 riferisce infatti che con le offerte dei fedeli si era ricostruito in marmo l’altare laterale, consacrato alla Madonna Addolorata, sul quale si trovava una piccola statua in pietra. Stando alla tradizione, questa era stata ritrovata nei campi vicini: un contadino, arando, l’aveva disseppellita dalla terra e i suoi buoi vedendola si erano fermati e inginocchiati, rifiutandosi di proseguire.
La Grotta di Lourdes:
Raggiungibile salendo la strada a lato della chiesa parrocchiale.
Palazzo vescovile
Venne innalzato dal Vescovo di Verona Ermolao Barbaro, su progetto di Michele da Caravaggio, tra il 1454 e il 1471, sul luogo di un precedente edificio gotico, del quale rimase solo una torre, al cui interno fu ricavata la cappella. Nel XVI secolo fu rimaneggiato e notevolmente abbellito dal Vescovo Giberti.
Di aspetto imponente e massiccio, racchiude al suo interno un elegante cortile a duplice loggiato tutto a colonne in marmo rosso con capitelli a grosse foglie negli angoli, che incorniciano un chiostro rinascimentale con al centro il pozzo. Un po’ ovunque è riportato l’anello gentilizio dei Barbaro. Nella cappella si ammira un affresco raffigurante la Nascita di Maria, opera di Francesco Torbido
Palazzo Comunale
Posto accanto alla chiesa parrocchiale domina, con questa, piazza Silvio Venturi.
Venne costruito durante la dominazione napoleonica negli anni 1811-13, su progetto di Bartolomeo Giuliari, quale sede dei capoluogo del Cantone Vili del dipartimento dell’Adige, come ricorda una lapide posta nell’atrio. Al suo interno si possono osservare alcune interessanti opere pittoriche, come la “Vergine Assunta e i Santi Francesco e Domenico” di Felice Brusasorzi (1539-1605) nella sala consiliare, “L’Adorazione dei Magi’ di Giovanni Carmizzoni (1623) e la “Madonna con Bambino” attribuita a Pietro Rotar! (1707-1762), entrambe nell’ufficio del Sindaco.
Palazzo Durlo – Montanari
La corte consiste in un ampio spazio contornato da antichi edifici, tra i quali una Colombara del ‘400 alla quale il palazzo si affianca.
La facciata presenta porte e finestre ad arco e a timpano, che danno all’insieme un carattere di eleganza ricercata. All’interno dell’edificio è visibile la “Stua grande”, che con un ingegnoso sistema di condotti in cotto riscaldava tutte le stanze. Nel piazzale è visibile l’antico pozzo dove fino a qualche tempo fa la gente della corte attingeva l’acqua.
Villa Frigotto
circondata da mura di sasso basaltico
Villa Carcereri
Villa Buri
Manifestazioni
Gennaio
Sagraspin
Febbraio
Carnevale de L’Alpon
Aprile
Antica Sagra di San Giuseppe
Giugno
Fiera e mostra delle ciliegie e
35° Concorso del vin Santo e Recioto.
Agosto
Calici di Stelle
Festa al Capitello di San Rocco
Settembre
Palio delle Contrade
Festa dell’uva