Comune DI SAN GIOVANNI LUPATOTO
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Nome degli abitanti Lupatotini
Storia e Arte
Le popolazioni residenti in San Giovanni Lupatoto hanno origini antichissime; i primi abitanti furono gli Euganei, dei quali si trovano ancora tracce nella zona di Raldon, dove è situata una vasta area palafitticola. Per trovare il nome del comune dobbiamo però risalire ad un documento del 1178 che descriva la zona chiamata “Sanctum Jahannem ad lupum totum” che significa “San Giovanni presso (il luogo) tutto lupi”.
Questa interpretazione etimologica è tra le più accreditate al punto che lo stemma comunale riporta un lupo in posizione araldica. Nel 1223 è ricordato un importante avvenimento storico: la pace di Paquara. Per iniziativa di Frà Giovanni da Schio, si riunirono oltre 400.000 persone, con vescovi e principi per porre fine alle continue guerre. Successivamente si pongono le basi di uno sviluppo sociale ed economico. Agli inizi del 1600 furono avviati importanti progetti di irrigazione, ricordati dalle famose “bocche di Sorio”, fosse di irrigazione aperte presso la località Sorio. Nel 1630 la peste semina morte e distruzione (degli 800 abitanti solo 271 sopravvissero).
Viene attribuita la cessazione della peste ad un intervento miracoloso per intercessione della Madonna e la popolazione lupatotina eresse in suo onore la chiesa della Madonnina, costruita in stile rinascimentale. Solo nella seconda metà del 1800 si assiste alla rinascita del paese con numerose iniziative pubbliche, quali costruzioni di strade, traghetto sull’Adige, illuminazione pubblica, nuove scuole e l’istituzione di un mercato. Alla fine del secolo scorso si costituirono le prime industrie: La fabbrica Vetri, la Manifattura “Festi e Rasini” ancora attiva nel paese. Agli inizi di questo secolo San Giovanni Lupatoto ebbe un forte sviluppo industriale con l’insediamento di importanti fabbriche quali La Barite (Soc. Bario e derivati), Conceria Zavater Barana, ecc.
RALDON: in questa località è stato rinvenuto il più antico insediamento comunale: resti di una necropoli romana.
SORIO: in questa corte una chiesetta dedicata alla Vergine Assunta ma ora conosciuto come l’oratorio di S. Pietro Martire e S.Giorgio. All’interno del quale si trovano dipinti e affreschi del XVII secolo.
CHIESA DELLA MADONNINA: eretta nel 1630 dalla popolazione come voto alla Madonna per intercessione per la Peste.
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA: costruita nel 1772 a croce latina con cupola e campanile. L’interno di impronta rinascimentale è dotata di decorazioni ed affreschi eseguiti negli anni’50. Prezioso l’organo realizzato nel 1910.
PALAZZO CAMPAGNOLA: sede municipale dal 1932. All’interno, nella Sala del Consiglio: soffitto con affreschi decorativi; busto in marmo di Federico Garofoli (1789-1861). Nella sala della giunta municipale: carta topografica di Giovanni Nachius del 1625. Nell’ufficio del sindaco: gonfalone comunale costituito da un drappo azzurro con iscrizione e ornamenti in argento e con lo stemma raffigurante un lupo rampante; dipinto di Madonna col bambino e S.Giovanni Battista, opera del+ concittadino Alessandro Galbier.
VILLA PALAZZOLI: edificio settecentesco, ricostruito dopo il 1820 ad opera di L.Castellani. La facciata si presenta austera, classicheggiante. Ai lati del grande portale d’ingresso due cariatidi sorreggono il balcone.
VILLA WALLNER: corte risalente al 1400 con annesso un bosco, raro esempio di paesaggio di San Giovanni Lupatoto di qualche secolo fa.
Economia
Negli ultimi decenni del XX° sec. si registra la nascita di industrie dolciarie, alimentari, edili, tessili, cartario, calzaturiero e metalmecanico ridimensionando notevolmente il ruolo della tradizionale produzione agricola di frumento, mais, fragole, mele e pesche.
Manifestazioni
I° sabato di quaresima
Carnevale – sfilata carri
A metà quaresima
Festa delle bocche
Inizio Giugno
Sagra Sorio
Giugno
Sagra di S.Giovanni Battista
Agosto
Sagra della Madonnina
Primi di Novembre
Castagnata di S.Martino
Venerdì
Mercato
Itinerari:
PRIMO PERCORSO: Storico:
(3 Km) – Partendo dalla chiesa della Madonnina sul lato destro della strada principale in direzione sud si prosegue fino alla centralissima piazza Umberto I dove si trova l’acquedotto pubblico eretto nel 1917 ed il monumento ai caduti, opera dell’artista lupatotino Fulvio Sandri, eseguita nel 1973. Sempre in direzione sud sul lato sinistro troviamo Villa Palazzoli, edificio settecentesco (abitazione privata) a pochi metri dalla quale è situata la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista costruita nel 1772 sul luogo di un’antica chiesetta risalente al 1300. Nel suo interno presso l’altare di S.Rocco, tela di Paolo Farinati (1524-1606) raffigurante i Santi Giovanni Battista e Pitro (sec. XVIII), opera della scuola di Brentana (sec. XVII) rappresentanti il “riposo nella fuga in Egitto”, dipinti di un angelo custode (sec. XVII), antico registro delle nascite risalente al 1521. In via Guglielmo Marconi in un capitello è racchiuso un antico affresco seicentesco raffigurante la Madonna Addolorata. Nella parte inferiore si trovano una lapide ed una palla di cannone a ricordo dello scontro tra austriaci e francesi avvenuto in paese nel 1798. Continuiamo il percorso in direzione sud, fino alla località Punta dove possiamo ammirare una piccola cappella sorta nel 1925 per iniziativa della popolazione della contrada. Costruzione a base quadrangolare, di carattere classicheggiante con qualche elemento barocco. All’interno una nicchia contiene la statua di S.Rocco.
SECONDO PERCORSO: Ambientalistico:
(km 3) – Partendo da Via Porto in località “Corte Sorio“, antico insediamento agricolo con fabbricati risalenti alla fine del 1500, proseguiamo verso l’Adige dove troviamo il Porto, che ospitava il traghetto fino agli anni ’70, ora parco recentemente sistemato con piante e fiori per opera di un volenteroso abitante del luogo. Ci dirigiamo in direzione sud sull’argine costeggiando il lato ovest del fiume fino alla diga. Sempre verso sud troviamo sul lato destro “la casa bombardata” dagli americani durante la II° guerra mondiale. Ritorniamo quindi verso la strada provinciale in località Pontoncello in prossimità di un ponticello che fu eretto nel 1946 il capitello della Madonna del Ponte per opera della popolazione scampata da un terribile evento di guerra (1945). All’interno della nicchia un’antica statua della Madonna col Bambino seduta su alcuni sacchi.